Letteratura libica

La letteratura libica ha le sue radici nell'antichità, ma la scrittura libica contemporanea attinge a una varietà di influenze.

Il Rinascimento arabo (Al-Nahda) tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo non raggiunse la Libia come nelle altre terre arabe, e i libici contribuirono esiguamente al suo sviluppo iniziale. Tuttavia, la Libia in quel periodo sviluppò una propria tradizione letteraria, incentrata sulla poesia orale, gran parte della quale esprimeva la sofferenza causata dal periodo coloniale italiano. La maggior parte della prima letteratura libica fu scritta nell'est, nelle città di Bengasi e Derna: in particolare Bengasi, per la sua importanza come antica capitale libica e per l'influenza delle università lì presenti. Erano anche le aree urbane più vicine al Cairo e ad Alessandria, all'epoca regioni incontestate della cultura araba. Ancora oggi, la maggior parte degli scrittori, nonostante la diffusione in tutto il paese, fa risalire la propria ispirazione alla Libia orientale, piuttosto che a quella occidentale.[1]

La letteratura libica è stata storicamente molto politicizzata. Il movimento letterario libico può essere fatto risalire all'occupazione italiana del primo Novecento. Sulaiman al-Barouni, importante figura della resistenza libica all'occupazione italiana, scrisse il primo libro di poesia libica oltre a pubblicare un quotidiano chiamato Il Leone Musulmano.[2]

Dopo la sconfitta italiana nella seconda guerra mondiale, il fulcro della letteratura libica si spostò sulla lotta per l'indipendenza. Gli anni '60 furono un decennio tumultuoso per la Libia, e ciò si riflette nelle opere degli scrittori libici. Il cambiamento sociale, la distribuzione della ricchezza petrolifera e la guerra dei sei giorni furono alcuni degli argomenti più discussi. Dopo il colpo di stato del 1969 che portò al potere Muammar Gheddafi, il governo istituì l'Unione degli scrittori libici. Da allora in poi, la letteratura nel paese ha adottato un approccio molto meno antagonista nei confronti del governo, più spesso sostenendo le politiche governative che quelle opposte.[2]

Poiché è stata tradotta pochissima letteratura libica, pochi autori libici hanno ricevuto molta attenzione al di fuori del mondo arabo. Probabilmente lo scrittore più famoso della Libia, Ibrahim Al-Koni, è quasi sconosciuto al di fuori del mondo di lingua araba.[2]

  1. ^ Chorin, Ethan Translating Libya: The Modern Libyan Short Story Saqi/SOAS Press, 2008 pg. 189
  2. ^ a b c Ham, Anthony, Libya, Lonely Planet, 2002, pp. 35-36, ISBN 0-86442-699-2.

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